In memoria di un grande uomo e scienziato: il dottor Francesco Crescentini

Il dottor Francesco Crescentini ha lasciato questo pianeta, però le sue ricerche sono un punto di partenza per una nuova medicina, per una nuova umanità, per un mondo nuovo. Prima di ascoltare le sue parole illuminanti, vorrei parlare della mia esperienza con la malattia, sono un sopravvissuto, ma sono impresse nella mia mente le immagini della sofferenza delle persone ricoverate. Una sofferenza che non ha nulla a che vedere con l’uomo, ma con esseri subumani, dove non esiste più lucidità, razionalità, preghiere, umanità; l’uomo perde la sua dignità, forse in quei momenti anche l’anima lo abbandona ingoiata da “Arimane”. La medicina attuale ha fatto passi da gigante, ma l’uomo per la medicina attuale è una macchina e la cure sono “meccaniche”.

Non voglio parlare di come le persone possano improvvisamente vivere “l’incubo di un pronto soccorso”, dove in stanzoni bunker, pazienti urlanti, senza più distinzione tra uomini e donne, degenerano in una sofferenza subumana. Infermieri e dottori presenti si impegnano oltre le possibilità umane, ma il problema è a monte. L’uomo deve percorrere nuove strade. Io sono vivo certo, grazie ai dottori, ma ogni notte mi sveglio con i volti di donne e uomini che urlano per il dolore, per la disperazione, bagnati dalle loro urine e a volte sporchi delle loro feci.

 

E’ questo quello che siamo? Vogliamo essere numeri per entità “Luciferine”? Se siamo stufi di tutto ciò, tutti noi dobbiamo cambiare e guardare oltre la medicina e la società attuale e cercare nuove risposte alle malattie e non solo, affinchè le cure oltre a non essere invasive, siano a misura d’uomo. Francesco Crescentini, come altri, hanno tentato tra mille difficoltà strade diverse.

Ecco cosa disse il dottor Francesco Crescentini durante una conferenza nel 2015: “ il tema della giornata è quello di far vedere come il corpo umano abbia dei segnali all’interno, sono dei segnali che vengono autoprodotti dal corpo per segnalare alcune funzioni e possono essere:

  • Segnali chimici, le cosiddette molecole segnale.
  • Segnali fisici.

Fino ad ora tutta la biologia e la medicina in generale si è occupata di segnali chimici, i segnali fisici ignorati, misconosciuti. Curiosamente, la parte più nobile è la segnalazione fisica, perché qualsiasi tipo di lesione del corpo umano, viene segnalata al sistema con dei segnali di tipo elettromagnetico.  Ad esempio: se abbiamo una ferita in qualsiasi parte del corpo, il corpo ha la necessità di sapere dove si trova la ferita, quanto è profonda, quanti tessuti ha inglobato, come è fatto il margine, se nella ferita ci sono dei batteri o altro. In base a tali informazioni si attivano una serie di cascate chimiche che vanno (se possibile) a riparare nella zona esatta e nella quantità esatta di tessuto che deve essere neoformato. Tutto ciò sembrerebbe scontato ma non lo è affatto, perché, quando il corpo umano deve attivare una cascata morfogenetica, cioè una cascata preposta alla ricostruzione dei tessuti in maniera tridimensionale, non solo deve sapere quale pathway (cascata chimica) deve attivare, ma deve conoscere esattamente per quanto tempo lo deve fare e quando fermarsi: dove farlo,  per quanto tempo farlo e dove fermarsi. E’ evidente che tale azioni non è di tipo chimico perché la chimica non ha questo tipo di informazioni. L’informazione viene data dai sistemi elettronici (segnali): il tessuto leso mette sul bordo degli elettroni, questi elettroni, sono come delle lampade che si accendono e determinano la forma e la struttura della zona lesa da riparare. In base a questo e con una precisione assoluta, il corpo attiva esattamente la riparazione, nel tempo previsto, in quella zona precisa e di quel tessuto preciso. Possiamo immaginare che tra le varie staminali che si possono attivare, attiva esattamente quelle che servono per riparare quel tipo di tessuto che è stato leso“.

Ecco le parole illuminanti del dottor Crescentini: “Questo tipo  di segnalazione fisica è un vero miracolo della natura, curiosamente, per quanto sembri scontato è completamente sconosciuto. Ad esempio, nel caso di una lesione corneale, gli elettroni evidenziano la lesione nella conformazione e struttura e la riparazione avviene per via elettrica, facendo migrare le cellule per elettrotassi (Movimento delle cellule o degli organismi in risposta alla corrente elettrica. Può essere negativa, quando il movimento è verso l’anodo, o positiva, quando il movimento è diretto verso il catodo.) verso il “catodo”. Quindi non abbiamo soltanto un tipo di riparazione completamente guidato dalla fisica, ma guidata in maniera vettoriale, cioè verso il “catodo”. Quindi assistiamo a qualcosa di molto interessante e pochi sanno che il corpo umano che è un elemento completamente immerso nella natura, infatti non viviamo sopra un’astronave, viviamo nel nostro ambiente, quell’ambiente con cui noi ci relazioniamo, quindi i nostri liquidi corporei come la pressione, A esempio, la pressione endoculare (pressione risultante dall’equilibrio tra la secrezione di liquido da una parte del corpo ciliare, struttura che si trova dietro l’iride e il suo deflusso dall’occhio.) è completamente dipendente dal campo geomagnetico, dipendente dal campo magnetico che produce la luna, dipendente dai fenomeni magnetici che ci circondano. Siamo nati su una palla magnetica, quindi ci deve essere un motivo, come essere nati con il sole che ci illumina, ci deve essere un buon motivo. I segnali del corpo fisico sono importanti e lo sono a molti livelli. E’ fondamentale, direi vitale, capire che questi equilibri energetici del nostro corpo, dei nostri organi, sono dei parametri di salute. Attraverso lo studio di queste energie, sappiamo se un tessuto viene riparato, se è in uno stato di infiammazione, oppure in uno stato di degenerazione; ed è un fatto su cui riflettere molto bene. Mentre la medicina tradizionale è convinta attraverso la meccanica e la chimica di conoscere tutto, in realtà è lontanissima, perché addirittura mancano le basi elementari, ossia la termodinamica, perché stiamo parlando ora di termodinamica”.

Il dottor Francesco Crescentini continuava così: “Ora andremo a vedere come gli esseri umani, non solo usano l’energia per comunicare, ma come parametro qual del loro stato vitale, per comunicare se sono vivi, se sono in fin di vita, morti, oppure in salute. Per il corpo umano, per gli organi, per le cellule umane, in realtà per tutta la natura, i segnali e l’energia sono basilari. La natura utilizza qualsiasi tipo di segnalazione abbia a disposizione: fotoni, protoni, elettroni, li utilizza per segnalare. Ogni elemento dell’atomo viene utilizzato per segnalare; addirittura, quando avviene necrosi di un tessuto (insieme di alterazioni che in un organismo vivente comportano la morte di cellule o gruppi cellulari, zone di tessuto e porzioni di organo. Si tratta di una morte “traumatica” non reversibile, caratterizzata da una serie di modificazioni della forma cellulare), le particelle di proteine che sono ricavate dal collagene che si denatura, vengono utilizzate come molecole segnale, anche quelle sono segnalazioni. Nulla è casuale e nulla viene buttato via“.

Dopo furono proiettati una serie di filmati sul linguaggio delle cellule e degli organi del corpo umano. Il primo filmato introduce al Campo Energetico Umano e parla il professore e biologo Rupert Sheldrake: “Molte culture del passato hanno esplorato il sistema energetico del corpo umano; oggi i ricercatori teorizzano che il corpo ha un campo di energia, chiamato campo morfogenetico (morfogenico) o campo del corpo. Ci sono una gerarchia di campi che organizzano i nostri corpi: il campo dell’intero corpo, poi i campi dei tessuti e i campi delle cellule all’interno di essi. I campi del nostro corpo sono dentro e intorno al corpo, c’è un campo complessivo e poi ci sono i campi secondari, campi modulari per braccia, gambe e i diversi organi. Il vantaggio dei campi  e che sono intrinsecamente olistici (Olistico è l’aggettivo legato alla teoria dell’olismo, deriva dal greco ὅλος che significa totale, intero, tutto, e si riferisce ad una visione del “tutto” visto come un unicum e non come la somma delle parti di cui è composto). Tutti i campi sono olistici, anche il campo gravitazionale lo è, non se ne può tagliare via un pezzo. Se si taglia un verme piatto in dieci pezzi, ogni parte può ricrescere in un nuovo verme, come è possibile? Se fosse una macchina, ciò non accadrebbe. Se si taglia un magnete, un sistema a campi, nonostante i vari pezzi di magnete ottenuti, ognuno  ha  il proprio campo con le relative polarità. E’ stata l’analogia con i campi magnetici che ha portato i biologi evoluzionisti a suggerire l’idea dei campi morfogenetici al primo posto e si trattava degli anni 20 del secolo scorso. Quello di campo è ora un concetto fondamentale nella biologia evoluzionista”.

Tutti gli esseri umani iniziano la vita come singola cellula che cresce e si divide sviluppandosi in diversi organi e membra del nostro corpo; come le cellule sappiano cosa diventare, ha sconcertato gli scienziati e portato all’idea dei campi di controllo in biologia.

In un altro video proiettato, Peter Fraser, direttore della ricerca NES afferma: “abbiamo già scoperto che ci sono diverse parti del campo del corpo, alcuni delle quali sono in relazione con i muscoli e i tessuti connettivi. Un’altra parte del campo del corpo è in relazione con il cervello e il sistema nervoso e poi ancora una con il campo morfico che si relaziona con il DNA e le informazioni genetiche del nostro corpo. Quindi il legame con la medicina esiste, non si tratta di qualcosa di diverso dalla medicina, è semplicemente concettualmente un po’ più avanzato”.

I campi energetici possono fornire informazioni necessarie per il controllo del corpo. Continua Peter Fraser: “Come sa il corpo di dover mantenere una determinata temperatura? Cosa decide o chi decide qual è la pressione corretta per una persona? Nessuno lo sa! Noi diciamo come idea olistica che il campo del corpo decide la sintonizzazione di tutte le manopole ”.

Aggiunge Rupert Sheldrake: “I campi morfogenetici o più in generale i campi d’informazione sono sistemi di controllo sopra e oltre il livello molecolare o il livello biochimico. Sono sistemi che organizzano il corpo, organizzano l’organismo che si sviluppa. Il campo lo hanno le piante e tutti gli animali. Mantengono la forma del corpo, aiutano l’organismo a guarire dalla malattia o dalle ferite, sono alla base della rigenerazione”.

Il ricercatore biofisico Dietmar Cimbal si è così espresso: “possiamo anche spingerci oltre e dire che il corpo umano è fatto di informazioni strutturate; in altre parole che il corpo umano è un campo energetico. Un campo energetico di onde fisse, permanenti, scalari, che sono proporzionalmente organizzate, strutturate e contengono una grande quantità di informazioni”.

Rupert Sheldrake: “credo che abbiamo veramente bisogno di un modello del corpo basato sul campo, se desideriamo essere in grado di integrare diverse forme di guarigione o medicina in una comprensione coesa”.

Il campo del corpo è un campo energetico riempito di schemi di informazioni.  Tutti gli organi del corpo generano i propri campi specifici. Un organo in particolare sembra generare campi significativi che influiscono su tutto il corpo.

Lynne McTaggart, giornalista e scrittrice di fama internazionale, in uno dei video afferma: “molti scienziati all’avanguardia teorizzano e hanno dimostrato che  siamo un sistema di informazioni ed è totalmente localizzato nel nostro corpo. Noi accediamo continuamente alle informazioni del campo”.

Il corpo sembra essere costantemente in collegamento con le informazioni, con se stesso e con le informazioni nel campo.

L’esperto in tecniche olistiche, Folker Meissner afferma: “il corpo è sempre alla ricerca di sistemi coerenti, di scambio di informazioni tra tutte le cellule che abbiamo, in modo che ogni singola cellula sappia cosa succede. C’è un ampio sistema d’informazioni e alcune persone dicono che la malattia è solo una falla nel sistema d’informazioni”. L’astronauta e fondatore di Ions, Edgard Mitchel: “la materia è energia complessa, le informazioni sono schemi di energia. C’è un flusso di informazioni nel nostro corpo, che ancora non comprendiamo completamente, attraverso il sistema nervoso e i tessuti. Anche gli antichi, i cinesi, lo chiamano agopuntura, che è un sistema di flussi di informazioni nel corpo stesso”.

Peter Fraser: “abbiamo un sistema quando abbiamo una struttura, le informazioni sono dovunque. Si ha un sistema di informazioni quando c’è un ordine. La grande scoperta degli anni 80, fu la seguente: il sistema di agopuntura appariva come un sistema organizzato; non solo, un gruppo casuale di meridiani di agopuntura sembra dopo alcuni esperimenti, che volessero organizzarsi in un certo ordine e che volessero comunicare reciprocamente in una certa direzione. Stiamo quindi dicendo che, le informazioni hanno un ordine e ciò che determina il campo del corpo è l’ordine stesso”.

Continua il ricercatore biofisico, Dietmar CimbalL: “ l’attuale regolamentazione dell’intero organismo e di tutte le cellule, la coordinazione di tutte le cellule è raggiunta con l’aiuto dei campi di informazione, questi campi di onde scalari, garantiscono che ciascuna cellula sappia cosa stia facendo qualsiasi altra cellula in ogni momento e abbiamo oltre settantamila miliardi di cellule. Sono moltissime informazioni, possono essere elaborate soltanto con l’aiuto di questi campi strutturati”. Peter Fraser aggiunge: “secondo Einstein e altri scienziati, l’energia e le informazioni devono essere interscambiabili. Quindi le informazioni diventano un tipo di energia perché rappresentano un ordine nello spazio. Nella realtà cosa succede: su un’onda di energia si imprimono delle informazioni e la quantità di informazioni che si possono imprimere sembra non avere limiti”.

Interviene ancora Lynne McTaggart: “una delle scoperte più importanti fatte dall’avvento della fisica quantistica e una scoperta chiamata campo del punto zero; si tratta dello scambio di energia che si verifica tra particelle subatomiche: tutte le particelle subatomiche si trovano impegnate in una piccola danza di energia, è come una partita di pallacanestro, si scambiano energia l’una con l’altra e in questo scambio si genera una particella virtuale in un tempo infinitesimale. Tale scambio non genera molta energia è circa la metà di un watt, ma se moltiplichiamo tutte le particelle subatomiche che si scambiano energia nell’universo, ci si ritrova con un’immane quantità di energia nello spazio vuoto, come uno sfondo al alta potenza”.

Poi è intervenuto nel video, il biologo molecolare e professore universitario, Bruce Lipton: “mentre la biologia convenzionale si concentra sugli stimoli materiali, la fisica quantistica rivela che sono molto più importanti gli stimoli invisibili. Esiste un’affermazione di Albert Einstein che spiega tutto cio’, ovvero: il campo è l’unica forza dominante della particella. Einstein intendeva dire che il campo, le forze energetiche invisibili intorno a noi, sono le uniche forze che regolano le particelle, ovvero la materia delle particelle. Quindi la fisica quantistica dice: il carattere della materia è fondamentalmente determinato dal campo”.

Ancora Lynne McTaggart: “la medicina informazionale che prende le informazioni e cambia le informazioni disturbate, sarà la medicina del futuro”. Il video proiettato conclude così: apparentemente il sistema di controllo del corpo non è rappresentato dai geni o la chimica, ma dalle informazioni che sembrano essere disponibili nel campo del corpo. E’ possibile immettere nuove informazioni nel corpo per influire sul benessere? E’ esattamente quello che stanno facendo un gruppo di ricercatori.

Peter Fraser, direttore della ricerca NES: “abbiamo imparato come arrestare la distorsione delle informazioni che si verifica come risultato di diversi processi della malattia; una volta arrestata la distorsione in maniera sufficiente, la fisiologia comincia a lavorare, la chimica va a posto, semplicemente perché abbiamo imparato come correggere la distorsione delle informazioni nel campo del corpo”. Prosegue Lynne McTaggart: “la malattia è in un certo senso un’informazione errata, quindi se possiamo accedere all’informazione appropriata correggiamo l’errore; è quello che un certo numero di modalità energetiche sta facendo. In fondo correggono l’errata informazione”.

 

Di sergio

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